‘Mparammece: voce del verbo ‘mparare, prima persona plurale. L’espressione napoletana comprende i significati di entrambi i termini italiani: imparare e insegnare, dedotti dal contesto (ad esempio me ’mparo = imparo, te ’mparo = ti insegno). Nella vita, contrariamente a quanto avviene a scuola, non c’è una differenza netta tra gli insegnanti (coloro che insegnano) e gli imparanti (coloro che imparano e chissà perché chiamiamo alunni). Nella vita l’apprendimento è un processo piacevole, perché libero. Di più: mettersi in gioco senza paure, ‘mparanno ….. è vivere. La nostra idea è quella di alimentare luoghi di condivisione e autogestione del sapere e dell’apprendimento, basati sulle iniziative e i bisogni individuali, piuttosto che sulla scelta tra opzioni prestabilite; sperimentare quella che alcuni hanno chiamato descolarizzazione.
Ma è possibile vivere senza scuola?
Noi pensiamo lo sia tanto quanto è possibile vivere senza denaro, padroni, eserciti, carceri, stati: ‘mparammece. O almeno proviamoci. Ci rivolgiamo a chi ha voglia di sperimentare cosa accade alla propria vita lontano dal riparo del potere (della cattedra, dello stipendio, del ruolo prestabilito…). Contribuisci un poco pure tu. Lo scopo è quello di sperimentare la libertà e diffondere il metodo dell’autogestione. Se dunque delle seguenti attività scopri che non te ne frega niente… t’‘ej ‘mparato n’ata cosa. Fai qualcos’altro, perché nessuno lo farà per te.
Capa a pazzia’: laboratorio di giochi intelligenti, ogni giovedì alle 17.
Damm’‘ncuollo: allenamento autogestito di arti marziali e sport da combattimento, tutti i sabato alle 10.