Questa sezione raccoglie materiali inerenti la critica all’istituzione scolastica, l’educazione antiautoritaria e, in generale, cose che ci sono piaciute o ci hanno stimolato in qualche modo.
Famiglia, di Christiane Rochefort
Abbecedario ad uso dello studente moderno
Pubblicato da Nonostante Milano, nei giorni dell’Onda (autunno 2008), contiene le voci: Autogestione, Blocco, Coraggio, Diritto, Evento, Francia, Giornalisti, non capire un H, Intelligenza, Jeu de massacre, Kossiga, Legalità, Maestro unico, Neutralità, Ozio, Peppa, Quarantotto, Ricerca, Surf, Teppa, Università, Vendetta, W la squola, Xenotrapianti, Yo yo, Zero in condotta.
ANARCHIA IN CLASSE – PAIDEIA, MERIDA, SPAGNA
Isabelle Fremaux e John Jordan cercano di trasmettere l’entusiasmo che li ha animati nel visitare Paideia, esperienza educativa tuttora attiva che, dal 1978 si ispira agli ideali di Francisco Ferrer e della tradizione anarchica (a proposito: Buenaventura Durruti era maschio!). Ideali che rischiano di essere innocui o addirittura funzionali all’attuale sistema di potere se confinati nel recinto di un programma scolastico (si pensi al significato che oggi possiedono, in bocca al politico o al pedagogista di turno parole come quelle citate nell’articolo: solidarietà, giustizia, eguaglianza, libertà, non-violenza, cultura). È infatti dallo spirito di un’esperienza autogestionaria, piuttosto che dalle parole d’ordine di cui si fa portatrice che possiamo formarcene un giudizio. Probabilmente a questo spirito ci si può avvicinare solo attraverso il contatto diretto, ma qualche spunto di riflessione possono darlo anche parole come quelle di Pepita: “Sono liberi quando sanno cosa vogliono… è più facile sentirsi dire cosa fare piuttosto che essere liberi, e così deleghi la tua responsabilità agli altri”.
Avviso agli studenti di Raoul Vaneigem
L’autore riprende, in questo testo del 1995, alcuni temi di quel suo Trattato del saper vivere ad uso delle giovani generazioni, che influenzò a tal punto il maggio francese da passare alla storia come “libro più rubato del ‘68”. Molti di questi temi sono ancora attuali (“Odiosa ieri, la scuola oggi è soltanto ridicola”) così come alcune domande sollevate (“Ma perché i giovani dovrebbero ancora accontentarsi di una società senza gioia e senza avvenire, che gli stessi adulti sopportano ormai rassegnati, con un’acrimonia e un malessere crescenti?”).
Chiudiamo le scuole di Giovanni Papini
Come si stabilisce l’autorità di Multatuli, tratto da “Il grido della folla”, anno I, n. 35 del 18 dicembre 1902
“Il grido della folla”, fondato nel 1902 da Ettore Molinari, Giovanni Gavilli e Nella Giacomelli fu la voce dell’anarchismo individualista italiano di inizio secolo. Il giornale condivideva senz’altro quella fiducia nella scienza e nel progresso, propria dei suoi tempi, che il secolo delle bombe atomiche e del disastro ecologico avrebbe dovuto spazzare via per sempre (speriamo!). V’era però in quella fiducia qualcosa di buono, che andrebbe ricordato ai moderni sostenitori della ricerca scientifica, tutti intenti a piangnucolare per i “tagli” a scuole e università. Si tratta dell’idea, di origine galileiana, che la conoscenza non possa essere fornita né ostacolata da alcuna autorità: l’ostacolo principale che essa incontra sul suo cammino è “il poliziotto nella testa” che scuole, chiese e famiglie inculcano nella mente dei giovani, rendendoli schiavi di sé stessi.
Contro la scuola di John Taylor Gatto
Dalla scuola obbligatoria all’apprendimento autogestito
Della miseria dell’ambiente studentesco da parte di membri dell’Internazionale Situazionista e di studenti di Strasburgo
Descolarizzare la società di Ivan Illich
Facevo il professore a Milano. Adesso insegno Matematica in Messico, nella scuola zapatista. di Gianfranco Bianchi
Gli educatori di Individualità del Collettivo Studentesco Anarchico Makhno, Udine
Il falso principio della nostra educazione di Max Stirner
Il mito dell’istruzione Intervista a Ivan Illich di David Cayley
Il mondo della scuola di Alfredo Maria Bonanno
Incendia le scuole e distruggi i media
La pedagogia di William Godwin
Raccolta di scritti sulla pedagogia, estratta dall’antologia L’eutanasia dello stato, edita da Elèuthera nel 1997 e curata da Peter Marshall.
La pedagogia libertaria Tesi di laurea di Luca Dai
Lavoro intellettuale e lavoro manuale di Pëtr Kropotkin
L’economia uccide l’infanzia di Raoul Vaneigem
L’educatore mercenario di Pedro Garcia Olivo
L’università in guerra. Il caso trentino.
Sviluppato a partire da una contestazione alla presenza militare nell’Università da parte di studenti e antimilitaristi di Trento, l’opuscolo evidenzia lo stretto legame tra l’ambiente militare e quello accademico, sia umanistico (sul fronte della giustificazione ideologica della guerra), che scientifico (sul quello di una progettazione tecnologica che è sempre, in primo luogo, militare). Questo legame è espressione di quello, ancora più profondo, tra il fronte esterno e quello interno di una guerra quotidiana e talvolta invisibile per il dominio globale di tutte le popolazioni, in nome del loro stesso bene. I fautori di questa guerra vivono vicino a noi e spesso sono stipendiati grazie ai tanto invocati fondi per la ricerca.
Mc’Donalds da La Miccia di febbraio 2012
Movimenti studenteschi di Alfredo Maria Bonanno
Per gli analfabeti di Antonin Artaud
Quel registro assurdo di Agostino Manni
Scienza e Autorità di Michail Bakunin
Sulla scuola di Michail Bakunin
Sull’ignoranza delle persone istruite di William Hazlitt
Summerhill. Un’esperienza educativa rivoluzionaria. di Alexander Neill